Plagiocefalia posizionale nei neonati: l’aiuto dell’osteopatia

La Plagiocefalia o Plagiocefalia Posizionale è un’anormalità del cranio che riguarda i neonati e si presenta come un appiattimento nella zona della nuca o più precisamente nella zona occipitale. I genitori possono notarla facilmente perché la testa del piccolo risulta piatta o asimmetrica, quindi più schiacciata da un lato.

Si tratta di un fenomeno abbastanza comune che si riscontra nel 20% dei neonati, ma che generalmente si risolve completamente. Quali sono le cause, le possibili conseguenze e cosa può fare l’osteopatia?

Plagiocefalia nei neonati: le cause

Il cranio di un neonato è formato da un insieme di ossa mobili che interagiscono tra loro perché durante la nascita il cranio deve avere la possibilità di comprimersi per poter passare dal canale parto e deve poi poter espandersi nuovamente. 

Quindi, il cranio del neonato è morbido e malleabile e, se sottoposto a pressioni costanti, può cambiare forma.

Ora, cosa può causare la plagiocefalia? Ecco, le possibili cause:

  • problematiche dell’utero e nella vita intrauterina: se il feto è un po’ schiacciato all’interno dell’utero o se vi è mancanza di liquido amniotico, tenderà a soffrire di pressioni o trazioni craniche che modificano la forma della testa già nella vita intra-uterina
  • nascita pre-termine: la plagiocefalia è più frequente nei neonati prematuri perché il loro cranio è più “morbido” e solitamente prediligono appoggiarsi da un lato, proprio perché non hanno la capacità e la forza di controllare la testa
  • utilizzo di strumenti durante il parto: se ci sono complicazioni durante il parto per agevolare l’uscita del neonato si può ricorrere all’uso di ventose che creando una trazione importante sul cranio possono però provocare una Plagiocefalia
  • posizione durante il sonno: tra le indicazioni OMS per evitare la morte in culla (SIDS) c’è anche quella di far dormire il neonato a pancia in sù, ma questa posizione a volte può portare ad un appiattimento dell’occipite
  • rigidità cervicale: a volte una problematica a livello del rachide cervicale, e non solo, anche dorsale o lombare, può far mantenere la testa del neonato da un lato, causando così un aumento della pressione cranica.

Possibili conseguenze della plagiocefalia posizionale

I neonati devono sempre essere visitati dal pediatra o da un neurochirurgo per escludere la diagnosi di craniosinostosi, una malattia rara che colpisce 1 neonato su 10.000 e che può facilmente essere scambiata per plagiocefalia posizionale. Ma   in questo caso il cranio del neonato si deforma a causa di una sutura delle ossa del cranio e per questo è necessario l’intervento chirurgico.

Dopo aver escluso questa patologia, è bene sapere che la plagiocefalia può essere trattata con successo ma è bene appunto che i genitori si rivolgano al medico per avere indicazioni.

Infatti, la plagiocefalia non tende a risolversi da sola come sostengono in tanti e anzi, questa falsa credenza può provocare conseguenze a breve e lungo termine.

Ecco quali:

  • reflusso gastro-esofageo
  • compensazioni posturali 
  • disfunzioni muscolo-scheletriche
  • disturbi della percezione visiva e disfunzioni oftalmiche 
  • disfunzioni dell’articolazione temporo-mandibolare 
  • modificazioni dello sviluppo dell’apprendimento 

Consigli per i genitori e il trattamento osteopatico della plagiocefalia

I genitori possono fare tantissimo nell’arco della giornata, è sufficiente adottare questi piccoli accorgimenti:

  • quando il neonato è supino, posizionare il capo dalla parte opposta all’appiattimento
  • stimolare il piccolo a girarsi con l’uso di giochi e posizionare la culla dal lato in cui vogliamo ruoti la testa
  • prestare attenzione al lato in cui si tiene in braccio il neonato, assicurandosi che non si abitui a stare sempre nella stessa posizione
  • non tenere il bimbo troppo tempo in posizione supina e perciò non lasciarlo troppo nell’ovetto o nella sdraietta 

Oltre a tutti questi escamotage, l’osteopatia è un validissimo aiuto. Come interviene l’osteopata?

Oltre ad agire direttamente sul cranio, l’osteopata va anche a liberare eventuali tensioni diaframmatiche o della colonna che non permettono al neonato di ruotare la testa e lo obbligano a mantenere sempre la stessa posizione creando così i presupposti per la Plagiocefalia.

La precocità di intervento è determinante per la risoluzione di questa problematica e i trattamenti osteopatici per la Plagiocefalia sono indicati già dopo la prima settimana di vita, mentre già dopo i 7-8 mesi di vita risultano meno efficaci.

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