Leon Chaitow è stato un grande osteopata e autore prolifico. È stato il primo osteopata e naturopata nominato consulente dal governo britannico per una pratica medica. Nella nostra ultima news ricostruiamo la storia di questa importante figura della storia dell’osteopatia.
Qual è stato il percorso di Chaitow?
Leon si laurea nel 1960 presso il British College of Osteopathic Medicine e a partire dal 1983, oltre ad essere uno dei più autorevoli cattedratici dell’Università di Westminster di Londra, si dedica principalmente all’insegnamento in diverse Università dell’Inghilterra, degli Stati Uniti e dell’Australia e presso numerose scuole di chiropratica, fisioterapia, osteopatica, naturopatia e massaggi.
Inoltre, è stato redattore del “Journal of Bodywork and Movement Therapies”, autore di circa 70 pubblicazioni, fondatore del Chief of Journal of Bodywork & Movement Therapies (Elsevier) e responsabile della ricerca per THERA Trust, una delle cliniche di naturopatia più all’avanguardia.
Quali erano i focus principali delle sue lezioni?
Le lezioni di Chaitow si concentravano principalmente sui temi del funzionamento del corpo umano e della salute in generale. Leon aveva la grande capacità di integrare il punto di vista della naturopatia e dell’osteopatia con la fisioterapia e la chiropratica. La sua era una visione ampia e si è concentrato in modo particolare sulla sindrome da fatica cronica e sulle disfunzioni respiratorie.
Credeva molto nella divulgazione, è corretto?
Sì, le sue partecipazioni a Congressi internazionali sono state moltissime, non ultima quella del 2017 qui in Italia in occasione di ICAOR – 11th International Conference on Advances in Osteopathic Research, il convegno organizzato dalla nostra AIMO a Milano aperto proprio da Chaitow con un intervento su “Implications of current research on dosage of manual/osteopathic treatment of fascial dysfunction”.
Chaitow credeva molto anche nell’insegnamento e ha continuato a insegnare fino a quando è riuscito. Si è spento il 20 settembre 2018 dopo diversi mesi di malattia, lasciando però il suo enorme contributo a tutto il mondo osteopatico.