La manipolazione osteopatica della caviglia può migliorare la flessibilità spinale negli sciatori professionisti? Uno studio pilota.

Nel 2017 un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio pilota che ha coinvolto gli sciatori professionisti al fine di valutare gli effetti benefici dell’osteopatia sulla funzionalità della caviglia e sul controllo posturale.

Premesse di partenza della ricerca

La prestazione atletica degli sciatori dipende da fattori tecnici come abilità, tattica, resistenza aerodinamica e attrezzatura, ma anche da singoli fattori fisiologici come forza muscolare, equilibrio, flessibilità, coordinazione, potenza anaerobica e capacità di resistenza. Tutti questi fattori contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi e per gli atleti sono determinanti nelle competizioni. Inoltre, sembrerebbe che il 46% degli infortuni si verifichino nella parte finale della gara e quindi quando gli atleti sono molto stanchi.
Per gli atleti è indispensabile in gara, sia per i risultati e sia per motivi di sicurezza, avere un’ottima padronanza delle traiettorie che devono essere seguite con la massima precisione.
Di conseguenza, gli scarponi sono un supporto fondamentale che immobilizzando la zona piede-caviglia-gamba consentono all’atleta di ottenere la massima prestazione atletica in sicurezza.

Gli scarponi da sci: indispensabile supporto tecnico a quale prezzo?

Allo stesso tempo gli scarponi da sci tendono a generare un certo disagio a causa della compressione che aumenta con un’esposizione prolungata.
Gli scarponi da sci sono progettati per ridurre efficacemente il carico a livello del ginocchio e la scelta individuale degli stessi da parte dell’atleta svolge un ruolo cruciale nella riduzione del rischio di lesioni. Agganciandosi al piede e alla caviglia devono adattarsi alla forma e alle dimensioni del piede dello sciatore e sono dunque personalizzati. Quasi tutti i moderni scarponi con ingresso frontale sono composti da due sezioni: una attorno al piede e un’altra intorno alla parte inferiore della gamba. Queste sono unite da snodi/giunti rotanti vicino alla caviglia che consentono alla gamba di ruotare in avanti, ma non ai lati e permettono un controllo eccellente capace di trasmettere allo sci anche il più piccolo movimento laterale della gamba.
Già studi precedenti sugli sciatori professionisti hanno ipotizzato che l’uso ripetitivo e prolungato di questo indispensabile strumento tecnico possa influenzare la funzionalità della caviglia e quindi la loro postura
Tuttavia, nella letteratura scientifica precedente mancava un’osservazione diretta. Non esistevano testimonianze sul fatto che la postura possa effettivamente essere influenzata dall’uso ripetitivo prolungato e sulle conseguenze derivanti dalla limitazioni subite dalla caviglia a livello funzionale.
Quindi l’obiettivo del presente studio è stato appunto di valutare se l’intervento osteopatico rivolto alla caviglia possa influenzare la postura negli sciatori.

Su quale campione si è svolto lo studio pilota?

Il campione oggetto di studio era costituito da sette atleti volontari e sani della squadra nazionale italiana di sci alpino maschile (età: 27,57 + 2,76 anni; altezza: 181.7144.57 cm; peso: 85,20 + 6,54 Kg). Nessuno di loro era mai stato sottoposto a interventi chirurgici o aveva riportato lesioni recenti che potrebbero aver influenzato i risultati. La quantità media di ore di allenamento con gli scarponi da sci alla settimana è stata di 25-30 ore.
L’esperimento è stato condotto alla fine della stagione delle competizioni di Word Cup.
Lo studio è stato approvato dal Comitato di ricerca etica dell’Istituto Auxologico Italiano e il consenso informato scritto è stato ottenuto dai soggetti.

A quali trattamenti sono stati sottoposti?

L’osteopatia si basa due strumenti essenziali: la valutazione strutturale del paziente per la diagnosi e una serie di tecniche manipolative per il trattamento. Lo scopo dell’esame strutturale è individuare la disfunzione somatica.
Nei sette atleti volontari le zone principali della disfunzione erano la caviglia, il perone e la membrana interossea. I partecipanti sono stati sottoposti ad una singola sessione individuale di trattamento manipolativo osteopatico della durata di 30 minuti. Le tecniche applicate a entrambe le gambe e alle caviglie erano spinte ad alta velocità e bassa ampiezza nella caviglia e rilascio miofasciale della membrana e del gambo interossei.

Come sono stati misurati i risultati?

I partecipanti sono stati valutati strumentalmente con un sistema optoelettronico prima (PRE) e dopo il trattamento (POST). Inoltre, sono stati invitati – sotto osservazione – a svolgere dei movimenti specifici al fine di valutare la postura e la flessibilità spinale. Ricerca completa consultabile su: http://www.minervamedica.it

Quali conclusioni sono state raggiunte?

Lo studio mostra che una singola sessione di trattamento manipolativo osteopatico mirata alla caviglia sembra indurre effetti benefici biomeccanici in termini di flessibilità spinale negli sciatori alpini professionisti. L’osteopatia si è rivelata dunque utile sia per migliorare le prestazioni dell’atleta e sia per la sua sicurezza.

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