L’Epicondilite Laterale, più nota come “gomito del tennista”, consiste nell’infiammazione dei tendini dei muscoli estensori dell’avambraccio, ossia di quei muscoli inseriti all’esterno del gomito che permettono di sollevare il polso e di estendere le dita della mano. Quali sono i sintomi e in che modo l’osteopatia può essere d’aiuto?
Anatomia del gomito: cos’è l’epicondilite
Il gomito si compone di tre ossa: omero, radio e ulna. Sull’epicondilo, posizionato nella parte esterna dell’omero, si inseriscono i tendini che permettono il collegamento tra muscoli e ossa, quando attivati generano il movimento dell’articolazione. L’epicondilite è appunto l’infiammazione dei tendini che si fissano sull’epicondilo.
Questo disturbo è comunemente noto come “gomito del tennista” perché le prime diagnosi, a fine ‘800, venivano appunto fatte ai tennisti.
Le cause dell’epicondilite
Partiamo dal presupposto che questo disturbo non interessa solo i tennisti. Infatti, l’epicondilite laterale può manifestarsi a seguito di qualsiasi attività ripetitiva e intensa che implichi l’uso eccessivo dei muscoli dell’avambraccio, la torsione o estensione del polso, il sollevamento di pesi. Oppure può insorgere a seguito di traumi a livello dell’epicondilo.
Il gomito del tennista si presenta generalmente nel braccio dominante, ma può colpire anche ambedue gli arti e le persone più soggette hanno un’età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Gomito del tennista sintomi
Si tratta di epicondilite quando sono presenti questi sintomi:
- dolore costante o alternante nella parte esterna del gomito
- difficoltà nell’estendere l’avanbraccio
- gonfiore e rigidità mattutina
- diminuzione della forza nel braccio
- difficoltà nella presa e nel sollevamento di oggetti
Epicondilite o gomito del tennista rimedi
Innanzitutto è importante sapere che, se trattata in modo adeguato, l’epicondilite può risolversi senza recidive. È importante tenere a riposo l’arto al fine di evitare i movimenti ripetuti che hanno fatto sorgere il problema e potrebbe essere indicato l’uso di un tutore. Inoltre, per il trattamento del dolore possono essere d’aiuto gli impacchi freddi e l’assunzione – previa prescrizione medica – di antidolorifici per via orale e antifiammatori in crema da applicare nella zona dolorante. In caso di forte dolore potrebbero essere necessarie infiltrazioni locali di cortisonici e nei casi più gravi può anche essere consigliato l’intervento chirurgico.
Benefici del trattamento osteopatico per l’epicondilite
In fase di visita osteopatica, viene valutata e poi trattata tutta la catena muscolare dell’arto superiore, osservando la corretta mobilità dei distretti anatomici correlati, quindi la componente muscolo scheletrica che permette i movimenti a livello della mano, del gomito, della spalla e di tutto il cingolo scapolare.
L’osteopata andrà a trattare tutte le strutture che possono influire sul gomito utilizzando:
- tecniche di detensione della membrana interossea tra radio e ulna
- tecniche di mobilizzazione delle articolazioni che compongono il gomito e la spalla, al fine di evitare sovraccarichi
Il trattamento osteopatico non riguarderà solo il gomito, ma coinvolgerà tutto l’arto superiore e il tratto cervicale.
Gli effetti dei trattamenti osteopatici sull’epicondilite sono positivi in quanto si tratta di un disturbo che è quasi sempre l’espressione di un disagio funzionale e l’osteopatia è in grado di liberare eventuali restrizioni articolari al fine di ristabilire il corretto movimento sia delle vertebre toraciche e cervicali che dell’arto superiore in toto.
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