La pelle è l’organo più esteso del corpo umano e quando subisce una lesione, si avvia il naturale processo di guarigione. In caso di parto cesareo o di altro intervento chirurgico, le lacerazioni possono essere molto profonde e non devono essere sottovalutate. In ambito osteopatico è nota l’importanza di trattare la cicatrice, al fine di evitare la comparsa di problematiche che coinvolgano le strutture vicine (siano esse viscerali o muscolo-scheletriche).
Cicatrice: come si compone e cosa comporta
Il tessuto fibroso che compone la cicatrice, essendo anelastico e rigido, può creare aderenze sui piani fasciali e muscolari riducendo l’elasticità naturale dei tessuti. Questo può poi provocare delle trazioni, spesso dolorose, sia a livello superficiale che profondo.
Quali sono le conseguenze delle cicatrici?
Chiaramente ogni cicatrice è differente perché diverso è il tipo di pelle, la profondità e l’estensione della ferita.
Tuttavia, una delle conseguenze più frequenti delle cicatrici post chirurgiche sono le aderenze che si verificano quando i vari strati tessutali fanno fatica a scorrere l’uno con l’altro.
A loro volta, le aderenze causano trazioni che portano ad una diminuzione della mobilità tissutale.
Purtroppo, anche a distanza di molti anni, le cicatrici e le aderenze possono provocare vari problemi e disturbi: dolori localizzati o riferiti, limitazione di mobilità ed in base alla sede della cicatrice possono creare eventuali disturbi viscerali.
In che modo l’osteopatia può essere d’aiuto?
Chiaramente, l’osteopata non potrà eliminare gli esiti cicatriziali, ma i trattamenti osteopatici avranno l’obiettivo di ridurre le tensioni createsi a seguito delle cicatrici.
Attraverso un approccio fasciale sul tessuto cicatriziale e sulle aderenze, l’osteopata lavorerà per:
- ridurre l’interferenza delle aderenze sui tessuti e gli organi circostanti
- aumentare la funzionalità e la mobilità delle strutture coinvolte
E nel caso specifico del parto cesareo?
In questo caso è veramente importante trattare la cicatrice poiché i tessuti addominali e viscerali coinvolti in questo tipo di intervento sono strettamente legati dal sistema fasciale e muscolo-scheletrico della pelvi e quindi un’aderenza conseguente al taglio cesareo può alterare lo stato tissutale e creare tensioni fasciali che influenzano negativamente sulla meccanica della pelvi, coinvolgendo anche la struttura scheletrica
Cosa può fare l’osteopatia in questo specifico caso? E dopo quanto tempo ci si può rivolgere all’osteopata?
Post parto cesareo l’osteopatia può trattare la cicatrice in modo diretto ed indiretto andando a ridare ossigenazione ai tessuti e ristabilendo la corretta mobilità, ma anche aiutare a:
- ridurre il mal di schiena
- stimolare la circolazione linfatica e sanguigna
- ridurre il gonfiore addominale, la stitichezza ed i problemi digestivi
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