Andare in bicicletta è bello, ma fa sempre bene anche se usata in modo intensivo? E quale può essere il ruolo dell’osteopatia? In questa news parleremo del connubio vincente tra ciclismo e osteopatia.
Ciclismo e osteopatia
Il ciclismo è uno sport che dà molto ma chiede anche tanto in cambio, soprattutto dal punto di vista ergonomico.
Recentemente si presta molta più attenzione alla posizione assunta in sella e si è compreso quanto sia importante per migliorare il coefficiente aerodinamico (Cx). Ma non solo la postura permette anche di migliorare l’efficienza e l’efficacia della pedalata e aiuta a prevenire da infortuni a carico della schiena e degli arti inferiori.
Allora resta da chiedersi: come migliorare la posizione in bicicletta? L’osteopatia può essere d’aiuto.
L’aiuto dell’osteopatia
Il ciclista ottiene il massimo dalla sua perfomance se mantiene una buona mobilità articolare globale, testa/collo e arti superiori, schiena ed arti inferiori perché questo gli consente di sviluppare una spinta ottimale nella pedalata.
L’osteopata può essere di grande aiuto in questo perché può valutare la postura del ciclista e aiutarlo a migliorarla mettendo l’atleta nelle condizioni ottimali per esprimere al 100% il proprio potenziale.
Sovraccarico funzionale
Con l’avvento dei nuovi telai sono aumentati i sovraccarichi funzionali da posizioni scorrette che riguardano soprattutto il rachide cervicale, dorsale, lombare e solo in rari casi, gli arti inferiori.
A favorire i sovraccarichi è lo stesso design della bicicletta con il manubrio troppo basso che costringe piegarsi con queste conseguenze:
- ipertensione della muscolatura cervicale
- rigidità delle braccia
- micro sollecitazioni alla muscolatura dorsale e cervicali
Il sovraccarico funzionale interessa soprattutto chi usa la bicicletta a livello amatoriale perché manca una preparazione atletica, i professionisti infatti si allenano per migliorare la loro postura e sono seguiti da un team medico sportivo composto da fisiatri, fisioterapisti e osteopati.
Osteopatia per tutti
Allora come può fare il “ciclista della domenica” ad evitare ripercussioni causate dal sovraccarico funzionale?
Sicuramente un grande aiuto può arrivare dall’osteopatia, magari anche con sedute fissate nei giorni successivi all’utilizzo prolungato delle bicicletta.
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